come riformeresti la scuola di tuo figlio?

molte volte ho pensato alla scuola odierna come ad una struttura ormai rigida e limitata, e spesso l'ho vissuta anche come limitante a quella che è la creatività e libertà personale.... le continue riforme a cui è spesso sottoposta si fermano per lo più a manovre atte a risparmiare denaro pubblico e forze docenza.
ma la formazione vera di un individuo, quale dovrebbe essere?
mi piacerebbe che il nozionismo sterile lasciasse maggiore spazio a stimoli della capacità critica e valutativa personale, che fossero inseriti spazi dove si parla di ecologia, di natura, di etica della vita, di globalizzazione....
ho l'impressione che il mondo corra veloce verso il domani passando accanto a un'istituzione scolastica che sembra un reperto archeologico, immobile ed immutato nel tempo...
non mi piace la parola "insegnare", mentre adoro la parola "educare", e purtroppo, nei miei ricordi tardo-scolastici, rimane la brutta esperienza di una tesina preparata per un esame che trattava "l'edilizia popolare come ghettizzazione", che i docenti mi hanno vivamente sconsigliato di presentare perchè nella commissione c'erano "quelli del comune"...

Mia figlia ha 8 mesi e già penso con preoccupazione al momento in cui varcherà la soglia della scuola. Ora vedo tutto nero, vedo la scuola come un luogo dove i piccolini vengono caricati di aspettative e obblighi, dove imparano che è meglio essere uguali a tutti gli altri altrimenti sei da solo...
Sogno una scuola che educhi al rispetto e alla collaborazione. Dove la religione non sia materia di indottrinamento ma uno spazio dove conoscere e confrontare le religioni e le credenze del mondo.
Sogno un luogo dove i bambini imparino a conoscere la natura come parte integrante della loro vita e non solo come gita della domenica o in vacanza (per fortuna nella vita di mia figlia la natura sarà una costante...)
Vorrei che la scuola si impegnasse a tirar fuori il meglio da ogni bambino basandosi sulla diversità e unicità di ognuno, valorizzandone le doti e non puntando all'omologazione.
I bambini dovrebbero crescere nella consapevolezza della loro unicità come individui e con la sicurezza di poter raggiungere qualsiasi obbiettivo essi si prefiggano.
Per me la scuola è stata devastante ma ho avuto il coraggio di ribellarmi e sono per questo stata etichettata come ragazza difficile, poco incline alla collaborazione...vorrei che questo non succedesse a mia figlia e mi batterò perché non accada.
Penso anche che alcuni genitori (troppi temo) deleghino troppa responsabilità alla scuola, dando per scontato che gli insegnanti e l'istituzione sanno cosa è meglio fare e come farlo. Ma forse non è il meglio per tutti i bambini...
Nel mio piccolo mi impegnerò ad ascoltare la mia bambina cercando di essere una buona mediatrice tra lei e la scuola.

si, una scuola così sarebbe veramente... un sogno. purtroppo vedo indottrinamento ovunque, condizionamenti, manipolazioni. un popolo libero di pensare e quindi fautore di libero pensiero è estremamente pericoloso e difficile da controllare, quindi la scuola diviene il luogo ove indirizzare le piccole menti. e quando queste menti potrebbero apportare il loro innovativo contributo, ecco che l'università le tinge di vari colori politici, tarpando ulteriormente le ali a quelle potenziali menti libere....

io sono certa che la scuola di oggi è inferiore di molto come qualità a quella che ho frequentato io...Mio figlio è al primo anno delle superiori e ho notato che col passare del tempo le cose peggiorano sempre più. I tagli enormi ai finanziamenti non permettono quasi nessuna attività di approfondimento, i laboratori sono semidistrutti, alcune aree inagibili e i ragazzi sempre più demotivati. Triste ma vero....

...e non viene data attenzione alle cose importanti, non vengono date "le radici" ai ragazzi...nessuno si prende la briga di educarli alla comprensione del "da dove veniamo"...
E il risultato è sotto i nostri occhi ogni giorno: bambini senza valori e senza senso della misura e del rispetto che giocano a fare i grandi...e non sanno cosa vuol dire essere bambini...

anche a me piacerebbe che venissero introdotte materie come l'ecologia e l'ambientalismo; vorrei che non ci fosse più l'ora di religione intesa come insegnamento della religione cattolica; mio figlio esonerato da sempre è costretto a migrare in altre classi... che ingiustizia e che squallore! (Per fortuna sono in maggioranza ormai a migrare )

io per esempio alle superiori ho fatto agraria,ok lo ammetto l'ho scielta anche perchè avevo poca voglia di studiare,ma anche perchè sono innamorato di questo mondo della natura!mio nipote si è iscritto,e devo dire che mi vergognio un pò perchè io ero fiero del consiglio che gli ho dato,però passano gli anni,cambiano i ministri,e chi un domani ci darà da mangiare,non sarà preparato.hanno tolto un sacco di ore di lezioni pratiche più materie di coltura generale,più lingue straniere,c'è è logico ce poi i ragazzi si annoiano,e non prendono la scuola seriamente,anche il modo di insegnare per me è sbagliato,bisognerebbe invogliare i ragazzi a valorizzare ciò che fanno,nelk senso che io ho avuto dei professori che quando spiegavano sorridevano perchè erano contenti di insegniare ciò che loro sapevano a futuri giardinieri e agricoltori,ora invece gli insegnianti aspettano solo lo stipendio,non ti fanno trsmettono niente,e per me è quello l'importante.Da me vengono ogni tanto ragazzi a fare uno stage che anno agraria,ma manualità è pari a zero,un domani avranno un dipoma di agrotecnico,o perito agrario,però se manca la sostanza come faranno a lavorare?in una scuola professionale si darà più peso a materie inerenti alla scuola,non tantissime ore di italiano e storia,(che sono anche quelle importanti)un ragazzo l'anno scorso che ha fatto lo stage da me,mi ha detto una cosa che mi ha fatto stare male.."usciamo dalla scuola che sappaimo più di italiano storia inglese che di botanica ecc"ma come potranno pensare di trovare un lavoro se non hanno almeno le basi?ai miei tempi c'era ecologia,dove studiavi le malattie delle piante gli insetti,la raccolta differenziata,le discariche ecc ecc,e ora vogliono ridurre anche quella!non so propio come potranno fare i giovani,dovrebbero agevolarli in più scielte,perchè se uno è più portato per il lavoro dovrebbe fare la scuola che lo soddisfi di più,poi è logico che i ragazzi non ci vanno più!religione si può essere interessante se si parlano dei problemi attuali,per esempio lo sballo,stragi del sabato sera,l'alcool,la droga ecc ecc,perchè altrimenti i ragazzi si annoiano! la mentalità di adesso è ben diversa di quella di qualche anno fa..bisogna agevolare questi poveri ragazzi e non renderli la vita impossibile!

la scuola nozionistica ormai è finita. adesso la scuola dorebbe preparare alla vita in senso ampio. questo non toglie che le informazioni di base, umanistiche e scientifiche, ci dovrebbero comunque essere, ma lasciare spazio anche ad una preparazione etica di un alunno sarebbe il modo per avere persone di domani piu' consapevoli e motiate. purtroppo si torna ai tagli, che ultimamente sono sempre piu' frequenti ed impediscono qualsiasi attività integrativa.

la vera riforma della scuola? ancora neanche se ne parla....

PAROLE SANTE ANDY PAROLE SANTE!!!!
io sono al quarto anno di agraria e l'ho deciso in 5 elementare che la volevo fare quindi non perchè non voglio studiare o che (non sono neanche un secchione... ) io devo solo ringraziare che vengo da una famiglia non prorpio di cittadini e che qualcosa hanno saputo insegnarmi...ho avuto la fortuna di avere una famiglia che invece di regalarmi la playstation mi ha regalato la mia prima motosega (quella poi me la sono presa comunque... ) ho avuto la fortuna di avere un nonno cha circa 10anni fà ha piantato insieme a me un piccolo ciliegio e che mi ha fatto fare il mio primo orto (lo ricordo ancora 1 pianta di zuchine 2 metri di fagiolini....ahahahah da andarci avanti per tutto l'anno... ) e come me in classe da me c'è un'altro paio di ragazzi su 20 che siamo...di quei venti non tutti sono apassionati e sono venuti solo per non studiare (anche se ormai sembra di essere allo scientifico...) ma almeno ci sono 5 o 6 che sono venuti per passione...me ne vengono in mente 2 che hanno la media dell'8...ma che se gli dai una motosega o un decespugliatore in mano non riescono ad accenderlo...e non è giusto che sia così...ormai la scuola è solo burocrazia....

ho sempre odiato la scuola fin da piccolo ......mi ricordo i miei continui problemi di comportamento.......maestre""tiranne"".....compagni "nemici".......continue bocciature tra le elementari e le medie................sospensioni per problemi di disciplina.......odiosi professori che giudicavano il mio futuro di pessimo alunno e pessima vita ......ora.....avevano raggione?? sono arrivato a 36 anni,non bevo ,non fumo e non mi sono drogato.......mi sono comperato casa col mio lavoro(faticoso )da fornaio.......ho una famiglia......e la sodisfazzione di essere ""campione italiano di pugilato"" ...........ho scoperto che mi piace la lettura e sopratutto la filosofia..........ho un pezzetto di terra(che mi sono comperato....col MIO lavoro) che mi diverto ad avere galline!! ........ALLA FACCIA DEI MIEI VECCHI PROFESSORI!!! ............................

io sono dell'idea che la scuola serve se ci vuoi andare...se ti obbligano è inutile...io rispetto molto di più maxi che è andato a lavorare piuttosto che laureati che stanno a casa dei genitori fino a 40anni perchè non vogliono sporcarsi le mani...complimenti maxi...

Gente come maxi è da ammirare ce ne fossero,è meglio una scuola in meno ma con una persona come te che grandi scenziati rincretiniti

è verissimo..putroppo ragazzi vivaci spesso sono giudicati male,e si crede che il loro futuro sia infelice e difficile,invece credo che ogniuno di noi dentro abbia un buon cuore chi giudica spesso è perchè sta male lui dentro....spesso sono i professori che non sono in grado di indirizzare i ragazzi per la giusta via,e per fortuna i dovrebbero chiamare educatori se un ragazzo non è portato per lo studio è inutile che fai di tutto per renderli la vita impossibile,ho visto tanti ragazzi che arrivati a un certo livello,si sono ritirati per l'angoscia della scuola,ma dico io,se vedi che un ragazzo è più portato per lavorare e non per lo studio,dagli quel pezzo di carta e basta anche con minimi risultati,perchè hai nostri giorni già è difficile trovare lavoro con un diploma figuriamoci con la terza media o con un attestato so che bisognia sudarselo però perchè rovinare la vita a un ragazzo?

gli ultimi post fanno davvero riflettere: dunque la scuola "livella", omologa, rende (o vorrebbe rendere) tutti uguali e capaci delle stesse prestazioni, senza tenere in considerazione più di tanto le caratteristiche e qualità e tendenze proprie di ogni singolo individuo. insomma, una scuola che intruppa, schematizza, stampa soldatini di piombo dello stesso colore e nella stessa posa plastica. bene, questa è una scuola che non può preparare il futuro di una nazione, perchè un popolo ha bisogno (un bisogno indispensabile e viscerale) di VARIETA'. e questa è una scuola che fallisce in partenza, visto che comunque nasceranno sempre individui diversi tra loro e con caratteristiche squisitamente personali... e per fortuna!

cri393 ha scritto:io sono dell'idea che la scuola serve se ci vuoi andare...se ti obbligano è inutile...io rispetto molto di più maxi che è andato a lavorare piuttosto che laureati che stanno a casa dei genitori fino a 40anni perchè non vogliono sporcarsi le mani...complimenti maxi...

esistono anche i laureati che hanno cominciato a lavorare a 15 anni e hanno continuato anche mentre studiavano. io ad esempio.

l'istituzione scolastica, in ogni caso, rientra fra i cosiddetti "sistemi di controllo sociale non vincolanti"...comunque una forma di controllo sociale la assolve.

giuseppe ha scritto:

cri393 ha scritto:io sono dell'idea che la scuola serve se ci vuoi andare...se ti obbligano è inutile...io rispetto molto di più maxi che è andato a lavorare piuttosto che laureati che stanno a casa dei genitori fino a 40anni perchè non vogliono sporcarsi le mani...complimenti maxi...

esistono anche i laureati che hanno cominciato a lavorare a 15 anni e hanno continuato anche mentre studiavano. io ad esempio.

l'istituzione scolastica, in ogni caso, rientra fra i cosiddetti "sistemi di controllo sociale non vincolanti"...comunque una forma di controllo sociale la assolve.

Anch'io faccio parte di questi,ho lavorato e studiato e ne sono fiero,ma ripetto la volontà di chiunque

giuseppe ha scritto:

cri393 ha scritto:io sono dell'idea che la scuola serve se ci vuoi andare...se ti obbligano è inutile...io rispetto molto di più maxi che è andato a lavorare piuttosto che laureati che stanno a casa dei genitori fino a 40anni perchè non vogliono sporcarsi le mani...complimenti maxi...

esistono anche i laureati che hanno cominciato a lavorare a 15 anni e hanno continuato anche mentre studiavano. io ad esempio.

l'istituzione scolastica, in ogni caso, rientra fra i cosiddetti "sistemi di controllo sociale non vincolanti"...comunque una forma di controllo sociale la assolve.

eh, ma se aggiungi dopo che ho letto...
la penso come te peppone. un bel sistema di controllo e di "formazione".

in ogni caso è uno strumento di controllo sociale (non vincolante, quindi secondario).
la famiglia , in sociologia, invece rientra fra gli strumenti di controllo sociale primario. al pari delle forze dell'ordine.
meditate gente. meditate.

giuseppe ha scritto:in ogni caso è uno strumento di controllo sociale (non vincolante, quindi secondario).
la famiglia , in sociologia, invece rientra fra gli strumenti di controllo sociale primario. al pari delle forze dell'ordine.
meditate gente. meditate.

nelle relazioni interpersonali dov'è che manca del tutto il controllo o anche solo il condizionamento peppone? è come la capacità di esprimersi e quella di interpretare...
sono come il prezzemolo. no controllo? no party...

beatrice ha scritto:

giuseppe ha scritto:in ogni caso è uno strumento di controllo sociale (non vincolante, quindi secondario).
la famiglia , in sociologia, invece rientra fra gli strumenti di controllo sociale primario. al pari delle forze dell'ordine.
meditate gente. meditate.

nelle relazioni interpersonali dov'è che manca del tutto il controllo o anche solo il condizionamento peppone? è come la capacità di esprimersi e quella di interpretare...
sono come il prezzemolo. no controllo? no party...

non mi è chiara la domanda...riformula.

giuseppe ha scritto:

beatrice ha scritto:

giuseppe ha scritto:in ogni caso è uno strumento di controllo sociale (non vincolante, quindi secondario).
la famiglia , in sociologia, invece rientra fra gli strumenti di controllo sociale primario. al pari delle forze dell'ordine.
meditate gente. meditate.

nelle relazioni interpersonali dov'è che manca del tutto il controllo o anche solo il condizionamento peppone? è come la capacità di esprimersi e quella di interpretare...
sono come il prezzemolo. no controllo? no party...

non mi è chiara la domanda...riformula.

ci riprovo: dove c'è relazione sociale si sviluppano d'obbligo sia il controllo che il condizionamento che altre amenità. così come, in ogni relazione interpersonale è ineluttabile l'esprimersi e l'interpretare ciò che l'altro esprime...

ahhh...questo è poco ma sicuro. fa parte del gioco della sistemica...ne parlammo tempo fa in un topic qui sul forum...

il mio messaggio era per dire che fare per lavoro il professore non vuol dire essere un bravo professore......ci sono schemi fissi scolastici che bollano i ragazzi vivaci come ""ingestibbili"" o teppisti ........nulla di tutto cio"........il fatto è che la maggior parte degli insegnanti compie il suo lavoro in maniera meccanica.........e bollano i ragazzi vivaci .......non voglio parlare male dello studio....anzi......ma i professori i maestri anno un ruolo importante e non solo ripetere la storia e la matematica come puri ""pappagalli"" .......per il futuro dei ragazzi

Condivido quello che hai detto Maxi

spero che ci legga qualche professore!!