arriva un bastimento di... clandestini

ne vogliamo parlare? io direi di si.
sono 5 mila e ne arriveranno ancora.
premetto che non ho festeggiato la festa della nostra nazione per un motivo solo: pensare in termini di stato oggi è ormai riduttivo. questo non toglie la riconoscenza a coloro che hanno dato la vita per costruire qualcosa di eccezionale come l'italia. ma era ieri... quindi, nel mio pensare i termini di confini nazionali non esistono, ne tantomeno le differenze di razza o di religione. mi sembra già tanto piccolo il mondo che ridurlo ancora in ulteriori particelle davvero lo renda claustrofobico...
dopo di ciò, la mia visione non può essere che ammantata di risvolti umanitari, e non certo nazionalistici.
eppure sono tanti e una regione del nord (non ricordo, per sua fortuna, quale) non li vuole proprio. barricata nella sua piccineria manda indietro lo straniero clandestino... mi dite come fa una persona senza più niente e che fugge dal proprio paese ridotto alla fame, a non essere un clandestino? vogliamo mica che ci porti un passaporto turistico e tanti soldini, no?
sono disperati, tanto da lasciare la propria casa (se ce l'hanno ancora in piedi) e salire su un bastimento che fa pure acqua, in tanti casi stipati come sardine o peggio, animali inviati al macello. pregando soltanto che gli vada bene...
eppure, non si vogliono. chi non li vuole? chi è il "padrone" qui? io? tu? chi ha comprato un pezzetto di mondo e ha detto per primo :"questo è mio, solo mio e nessuno ci può entrare!"???
ma lo sapete che le reti di recinzione vanno messe (in molte regioni ormai) alte da terra almeno 40 cm per permettere il passaggio dei selvatici? e questo perchè? perchè la terra è di tutti e non si può impedire neanche il passaggio a chi ci vive.
a volte immagino cosa potrebbe portare me a fuggire, clandestina, in un altro paese... la paura, la fame, la disperazione... come potrei lasciare affetti, famiglia, casa, se non avessi una motivazione più che drammatica.
e noi, che siamo di qua dalla barricata (per ora) forse abbiamo più difficoltà ad accettarli, con usi e costumi propri, che a respingerli. eppure, respingere la marea dei clandestini è davvero come respingere la marea.. torna sempre indietro, e spesso in un'onda più grande...

:ahefweoh:sentendo le chiacchiere in giro non è il razzismo.......non è il nazionalismo che fa muovere contro di loro...........ma è la paura dei possibili crimini.....oggi la gente a paura !! ...per questo non vuole i piu poveri ........e dire invece che ci fidiamo di certa gente in.........giacca e cravatta!!!

maxi ha scritto: :ahefweoh:sentendo le chiacchiere in giro non è il razzismo.......non è il nazionalismo che fa muovere contro di loro...........ma è la paura dei possibili crimini.....oggi la gente a paura !! ...per questo non vuole i piu poveri ........e dire invece che ci fidiamo di certa gente in.........giacca e cravatta!!!

se, come dici "la gente non vuole più poveri"... poveri noi! che facciamo, affoghiamo anche gli italiani poveri? (io dovrei proprio autoeliminarmi, allora, che ho scelto la povertà come stile di vita dopo 40 anni di gran benessere borghese...) e quanti ne rimarrebbero? e perchè maxi, i ricchi non possono essere criminali? non bisogna mai stare sulla superficie delle cose sai?

certo....certo.....io dico uguale .....dicevo solo il perche di un certo razzismo verso di loro........era un semplice resoconto ...........personalmente non giudico nessuno dal apparenza o dalla nazzione

io credo che il razzismo in generale sia una sorta di paura. paura di chi non conosci, di affrontarlo con i suoi usi, religioni, regole. paura anche che ti venga portato via qualcosa da costui.
tecnicamente riconosco senz'altro delle difficoltà, con 5mila persone da sistemare, ma l'italia è grande, l'europa ancor di più... accolti in "ordine sparso" in tutta europa si disperderebbero fino a non ritrovarli. ovvio che adesso, tutti lì su una spiaggia, fanno paura. ma con una buona politica di accoglienza, che regoli seriamente questi ingressi (seriamente dico) anche i popoli "invasi" potrebbero essere ben tutelati nei loro diritti..

certo.....anche perche va sempre detto il ""buono"" e il ""cattivo"" stanno da per tutto!!..........una possibilita bisogna darla a tutti .....nella mia vita ho conosciuto ""clandestini""(nel senso che stavano in italia senza permesso )......di tutto rispetto per moralita e voglia di lavorare

... e sicuramente "uomini in giacca e cravatta" capaci di tagliar la gola alla propria madre...

Io non ho paura dei clandestini,ho paura della nostra cara vecchia Europa,anche il primo passo della Francia sulla Libia mi ha fatto paura,questa voglia di democrazia che a noi pare giusta la vogliamo portare in altri stati e in che modo,con la guerra,togliere di torno questo popolo ribelle che cerca un minimo di libertà,ho paura dell'Europa che ci lascia da soli a questa emergenza clandestini (che brutta parola) gente come noi è meglio,ho paura del potente perchè è sempre lui che vuole la guerra ma lui resta a casa a comandare e manda gente come noi,insomma è ora di dire basta a queste bestie si bestie sono loro... i potenti

mmmmmmmh...io forse sono la voce fuori dal coro...ma perchè tutto i clandestini che scappano dalla libia invece di scappare non si danno da fare per eliminare il dittatore??è facile a dirsi a parole....ma come si fà a scappare quando c'è gente che magari era tua vicina di casa che muore per il proprio paese e tu scappi??a me non piace tanto...e poi si loro scappano...ma quelli che vivono a lampedusa che devono fare scappare pure loro???

lo so ......ma farsi ammazzare per eliminare un dittatore e cadere in mano dei politici europei??....oppure vendere la sola e unica vita per far arricchire altri dittatori?....tanto chi combatte avra l onore e basta...............chi vuole il potere manda avanti gli altri per paura di morire......se i tedeschi avrebbero disertato la seconda guerra mondiale sarebbe finita subbito....invece? avanti i soldati per onore a morire ed hitler a fare progetti ...........tu combatteresti per dei politicanti da strapazzo??

ragazzi...facciamo attenzione a non cadere nel qualunquismo...mi riferisco soprattutto a quanto detto da cri393.
un paese in guerra civile ha dinamiche interne particolarissime che non credo stia a noi giudicare. chi scappa scappa per paura, disperazione, fame, torture, rappresaglie. e anche questo non credo debba essere giudicato bensì accolto.
l'essere umano non è ONTOLOGICAMENTE tenuto a manifestare comportamenti eroici.
il problema serio delle corse verso la salvezza di masse umane di profughi è ben diverso dai comuni fenomeni migratori.

teniamo soprattutto presente che coloro che stanno approdando in italia non sono rifugiati politici dalla libia, ma per lo più clandestini che vengono dalla tunisia e da altri paesi messi in crisi dalle violente dittature che oggi vigono in quella parte del mondo.

si ma se tutti fossero scappati invece che ribellarsi???in italia ci sarebbe ancora il fascismo ecc ecc...

non è facile dire cosa si farebbe in quelle situazzioni .......un conto parlarne un conto è starci

infatti che a parole è facile l'ho detto nel mio primo messaggi di questo argomento...però qualcuno che prende l'iniziativa spero che ci sarà sempre...senò non ci sarà mai una massa che si ribella...

beatrice ha scritto:teniamo soprattutto presente che coloro che stanno approdando in italia non sono rifugiati politici dalla libia, ma per lo più clandestini che vengono dalla tunisia e da altri paesi messi in crisi dalle violente dittature che oggi vigono in quella parte del mondo.

attenzione: non provengono dalla libia ma sono ugualmente rifugiati politici proprio perchè scappano da dittature o situazioni sociali invivibili.

giuseppe ha scritto:

beatrice ha scritto:teniamo soprattutto presente che coloro che stanno approdando in italia non sono rifugiati politici dalla libia, ma per lo più clandestini che vengono dalla tunisia e da altri paesi messi in crisi dalle violente dittature che oggi vigono in quella parte del mondo.

attenzione: non provengono dalla libia ma sono ugualmente rifugiati politici proprio perchè scappano da dittature o situazioni sociali invivibili.

certo. vorrei sottolineare però il fatto che questi sbarchi comunque non sono conseguenza della guerra in libia, ma ci sarebbero comunque stati.

nessuno può giudicare un uomo che fugge da una situazione invivibile. rimanere e combattere? si, forse. ma ci sono situazioni e situazioni. a volte è impossibile anche combattere. per tanti, tantissimi motivi che non sta a noi ricercare. senz'altro la fuga, in questo caso, richiede uguale misura di coraggio del restare...