Il leone e l'uccellino: fare la propria parte

Un giorno, in una grande foresta, scoppia un incendio. Tutti gli animali fuggono terrorizzati e un leone, mentre corre per mettersi in salvo, vede un uccellino che invece di scappare continua ad andare avanti e indietro con una goccia d'acqua nel becco. Al chè il leone si ferma e gli chiede: "Ma che cosa credi di fare? Non vedi che puoi portare solo una goccia d'acqua per volta?" E l'uccellino risponde: "Io faccio la mia parte".

questo per ricordare che siamo sì gocce in un mare, ma se anche una sola goccia mancasse, ne perderebbe tutto il mare....

...storia diversa, stesso significato:

Un uomo stava camminando lungo la spiaggia quando notò un ragazzo che sembrava raccogliere qualcosa da terra e lanciarlo nel mare.

Una volta avvicinatosi, l'uomo notò che gli oggetti erano stelle di mare. Il ragazzo era circondato da queste creature lungo la spiaggia per miglia e miglia, sembrava ce ne fossero milioni.

"Perchè mai stai lanciando stelle di mare in acqua?" chiese, una volta giunto vicino a lui.

"Se queste stelle di mare resteranno sulla spiaggia, domattina, quando la marea si ritirerà, moriranno" rispose il ragazzo continuando il suo lavoro.

"Ma è ridicolo!" esclamò l'uomo. "Guardati intorno. Ci sono migliaia di miglia di spiaggia e milioni di stelle di mare. Come puoipensare che quello che stai facendo faccia la differenza?".

Il ragazzo raccolse un'altra stella di mare, si fermò pensoso e mentre la lanciava in acqua commentò: "Farà la differenza per questa".

ci penso ogni voltache ho una minuscola carta in mano e che la metto in tasca...ci penso ogni settimana, quando vado in perlustrazione dei prati e dei boschi intorno a me per raccogliere tutte le schifezze che vi vegono gettate...

... ci penso ogni volta che lascio ferma la macchina e vado di gambe, ci penso ogni volta che acquisto qualcosa che non è incartato nel pvc, ci penso ogni volta che non getto ma riutilizzo, ci penso ogni volta che ho un gesto di attenzione verso un animale, ci penso ogni volta.

le due storielle (bellissime entrambe) sono simili ma non sovrapponibili.

in verità i significati contenuti sono assai differenti e solo se composti in un medesimo insieme godono di un respiro più ampio.
la prima storiella (quella dell'uccellino) narra di un piccolo gesto compiuto da una piccola creatura nell'interesse della comunità cui lei appartiene: gli abitanti della foresta in fiamme.
la seconda invece ci racconta di un atto compiuto da un "tertius" a beneficio di un solo componente (o comunque pochi) di un'altra specie: quello che viene lanciato in acqua nel momento finale ("farà la differenza per questa").

nel confronto quasi sinottico fra queste due storielle si decifra il precipitato concreto che segna la discrasia fra il particolare e l'universale, fra il singolare ed il sociale.

vi si coglie la proteiforme specificità dell'esistere.

si intuisce la scaturigine di un senso.

si stima - in buona sostanza - il bilico che separa il "vivere" dal "non morire".

sinottico: esposto in forma di sinossi, cioè in modo sintetico e schematico tale da consentire una rapida e completa visione d'insieme

precipitato: conclusione, senso

discrasia:alterazione, differenza di valori, disfunzione

proteiforme: che può assumere diverse forme o aspetti

scaturigine: lo sgorgar fuori, lo scaturire

fatto questo, che mi sembrava d'obbligo per poter capire la lettura approfondita di peppone, devo dire che è vero, il senso delle due storielle è diverso. l'uccellino fa il suo dovere, seppur minimo, il ragazzo mette in salvo "una" stella. il terzo che agisce è evidente e differenti sono i significati. benchè prima del precipitato della seconda storia, si possa leggere, all'interno di questa, sempre il "fare quello che si può". il risultato cambia quando entra in scena "il salvare una stella" (o più). avrebbero avuto lo stesso significato invece, se la storia dell'uccellino si fosse conclusa con una foglia del bosco spenta dalla goccia d'acqua che l'uccellino teneva nel becco.
insomma, personalmente vedo la seconda come un ulteriore espansione della prima, in un vivere e non morire (ma anche "non far morire") che si sussegue.

....in queste storie si deve percepire il senso.......e queste storie sono create anche per darti un senso ""personale""di interpretazzione .......io direi: ""nel proprio piccolo e con le proprie capacita personali bisogna darsi da fare.....per gli altri""

nel mio mondo personale poetico e fatato ho interpretato il gesto della seconda storia come consapevolezza universale di sentirsi parte di un Tutto, tralasciando e considerando poco la frase finale...